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Le sorelle Macaluso, un film tutto al femminile alla Mostra di Venezia – Recensione

Emma Dante torna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, selezione ufficiale, sette anni dopo Via Castellana Bandiera. Le sorelle Macaluso, tratto dalla sua omonima pièce teatrale che ha ricevuto il Premio Ubu per il Miglior Spettacolo e la Miglior Regia. Scritto da Emma Dante, Elena Stancanelli e Giorgio Vasta, il film è una produzione Rosamont e Minimum Fax Media con Rai Cinema che arriverà in sala il 10 settembre distribuito da Teodora. Il film racconta l’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste.

Le Sorelle Macaluso è interpretato da Donatella Finocchiaro, Alissa Maria Orlando, Susanna Piraino, Anita Pomario, Eleonora De Luca, Viola Pusateri, Serena Barone, Simona Malato, Laura Giordani, Maria Rosaria Alati, Rosalba Bologna, Ileana Rigano.

«Con grandi emozioni sette anni fa per la 70ª edizione della Mostra fu presentato a Venezia il mio primo film, via Castellana Bandiera, oggi con la gioia di una bambina ancora più incantata e felice per la 77ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica tornerò a Venezia con il mio secondo film, Le sorelle Macaluso» – dichiara la regista Emma Dante – «Spero che questa famiglia di donne di tre generazioni possa far affiorare i ricordi di noi bambine dentro le stanze dell’infanzia dove strette da un legame fortissimo siamo state sorelle». 

https://www.youtube.com/watch?v=1uG3oaAL2qo&t=1s

Le sorelle Macaluso : trama e recensione

Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella. L’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste.

Emma Dante dimostra la differenza fra teatro e cinema: prende la sua pièce del 2014 e la traspone sullo schermo con mezzi eminentemente cinematografici. Cinque sorelle in tre frammenti nel tempo: l’adolescenza delle giovani siciliane “diventa” età adulta attraverso una struggente ellissi, che nega la tragedia per poi mostrarla successivamente e così aumentarne l’intensità. La parabola delle sorelle, senza genitori e condannate dal contesto, prende corpo in tre momenti che incidono l’affresco della loro famiglia, un dramma che è anche racconto di grande dignità, di voglia di vivere. Le sorelle Macaluso non si rassegnano al degrado e provano a rialzare la testa: il loro destino post-pasoliniano rivive nelle inquadrature di Emma Dante, che le castiga ma allo stesso tempo concede loro pietà. E le risarcisce con la danza delle ragazze nell’acqua (vedi clip) , frammento sublime che resta oltre lo schermo. Emma Dante, come  Mario Martone, è autrice di teatro e cinema stratificata ma anche fieramente popolare: le sue storie si rivolgono a tutti, le sue sorelle siamo anche noi.

Emanuele Di Nicola

I DIFETTI DEL FILM

Purtroppo il film non riesce a nascondere il suo impianto teatrale e l’opera a volte è didascalica, ogni tanto scontata e nel complesso un po’ troppo costruita.

D.M.

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Le sorelle Macaluso trama recensione

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