Italian cinema Recensione Sky Trailer

Genitori vs Influencer: trama, recensione, trailer della commedia su SKY

Il 4 aprile su Sky arriva una commedia all’italiana che finalmente tratta temi contemporanei che interessano due diverse generazioni. Sono ancora pochi i film che ci raccontano la modernità, questi cambiamenti epocali dovuti alla rivoluzione digitale che negli ultimi quindici anni ci ha abituati a smartphone, social network, vite virtuali e nuove occupazioni. Per l’occasione Fabio Volo torna al cinema dopo circa cinque anni di pausa. Il suo ultimo film era un remake, Un paese quasi perfetto del 2016. Ad affiancarlo c’è una vera influencer – Giulia De Lellis, che da Uomini e donne sbarca così al cinema – e la sedicenne Ginevra Francesconi, che la regista Michela Andreozzi ha scoperto grazie all’horror The Nest – Il nido (2019). A completare il cast tra i nomi noti Nino Frassica, Paola Minaccioni, Massimiliano Bruno e tre guest star nel ruolo di loro stessi: Barbara D’Urso, Alessia Marcuzzi, Nicola Savino.

Genitori vs Influencer Trama

Il soggetto è senz’altro interessante: dopo una ventina di minuti di film un professore di filosofia (Volo) scopre che la figlia adolescente (Francesconi) sogna di fare l’influencer e il suo modello è Eleo-O-Nora (De Lellis), una ventenne con milioni di followers. Quando la ragazzina filma il padre che la rimprovera e lo invia alla giovane star del web la clip diventa virale e scatena un dibattito tra genitori e influencer di cui si parla anche a Le Iene (c’è persino un’intervista doppia Volo/De Lellis) e dalla D’Urso. Convinto dalla figlia, sulla scia della fama acquisita, il professore aprirà un profilo social come @nti_influencer cominciando la sua battaglia per scuotere le coscienze. Presto gli verrà detto: “Questo è il futuro ma quelli come te non l’hanno ancora capito!”.

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Genitori vs Influencer Recensione

Il film è efficace nello sciorinare un campionario di nuove terminologie come boomer, meme, hashtag, verbi come blastare, gugolare, hackerare e nel mettere in pratica situazioni di dissing, shit storm, revenge porn, body shaming e funziona come un bignami dei tempi ipertecnologici che viviamo. Ma il target a cui si rivolge è senz’altro quello dei genitori 40/50enni rispetto alla generazione Z (i nati dal ’95 al ’10) che ha già aspramente criticato il trailer su internet. La satira e l’indagine sociale risulta in effetti abbastanza innocua, probabilmente delle argute, spietate commedie degli anni 70 mancano più i registi e gli attori che gli sceneggiatori. Fabio Bonifacci (che ha firmato il film nell’arco di un anno insieme alla Andreozzi) è uno sceneggiatore di successo, ha scritto Si può fare, Diverso da chi?, Mio fratello rincorre i dinosauri (che si intravede in TV in una scena) e la fiction su Riace e il suo sindaco ancora bloccata in Rai. Commedie riuscite come E allora mambo!, Amiche da morire, Benvenuto presidente, Metti la nonna in freezer ma anche film di cui i registi non hanno saputo raccontare la storia e dirigere gli attori nel modo migliore, ad esempio nel sequel Bentornato Presidente e nel remake L’agenzia dei bugiardi. L’idea di Genitori vs Influencer è buona e a parte qualche passaggio sbrigativo e qualche classica prevedibilità (vedi spoiler sotto) lo script fa il suo dovere. Unica vera pecca i personaggi di contorno con un Nino Frassica un po’ sprecato, la sciocca diatriba sulla presunta omosessualità della donna single (Paola Minaccioni), il personaggio del fascista mite che perplime (Massimiliano vado) e quello abbastanza inutile di sua madre (Paola Tiziana Cruciani). Anche la colonna sonora di Pacifico è molto debole (persino inadatta nelle scene tenere tra padre e figlia sul bus) con appiccicata un pezzetto di canzone di Samuele Bersani. Fabio Volo ce la mette tutta ma che non abbia mai studiato recitazione si nota ancora, non è un gran ritorno al cinema…ma chi altro avrebbe potuto interpretare il protagonista di questo film? Forse De Luigi e Gassmann erano impegnati, Edoardo Leo sta passando al dramma, Luca e Paolo sono una coppia, Luca Argentero ha già fatto sei film di Bonifacci e… ecco già finita la lista di una generazione di attori comici italiani. A voi vengono in mente altri nomi classe ‘65/’77?

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Genitori vs Influencer SPOILER

Fabio Volo rivolgendosi alla figlia quattordicenne descrive così un suo amichetto: “E’ un fighetto, analfabeta…pluribocciato, svogliato e narciso. Se non si butta in politica non ha futuro”. Questa è una delle diverse battute azzeccate del già citato Fabio Bonifacci (che lo scorso anno ha pubblicato il suo primo romanzo, il thriller generazionale Il giro della verità) come anche quella del preside (Massimiliano Bruno) : “Questa ha un esercito di milioni di followers, è come dichiarare guerra alla Cina!”. L’introduzione del film è molto carina e la storia si segue bene, la trovata che la 14enne faccia da social media manager al padre è buona e l’idea che il suo coetano si innamori del papà professore anziché di lei è molto buffa. Il film racconta il potere della viralità generata dai social ed è godibile; scontato che i ruoli padre e figlia riguardo la vita social si invertiranno (Volo che predicava bene finirà per razzolare male) e soprattutto che poi cane e gatto (Prof e Influencer) si innamoreranno uno dell’altra. Sbrigativo per giunta il loro repentino cambiamento (Volo lo sottolinea: “Fino a ieri mi detestavi”) ma ancora più fulminea la riappacificazione tra la figlia e la sua migliore amica che l’ha tradita in modo pessimo. La regia non aiuta a creare una commedia memorabile ed efficace come quelle di un tempo. Andreozzi, la regista, si limita a illustrare la storia e a mettere le battute in bocca agli attori. Si ricorda solo nell’ultima scena che esistono i totali – ad esempio – utilizzandoli a sproposito. Il film finisce anche con una sviolinata alla generazione Z (“i più fighi di tutti”) anziché con un monito che il film sembra inseguire per tutto il tempo. Sì, un po’ di cattiveria avrebbe giovato al film ma d’altronde perché criticare aspramente se stessi, vittime come tutti di questa alienante società dell’immagine? Perché in questa piccola guerra far vincere i genitori? Meglio pareggiare e accettare i nuovi guru e filosofi del terzo millennio, di cui un’alta percentuale è improvvisata e l’altra sfrutta principalmente l’aspetto fisico per attrarre seguaci. D’altronde i conduttori radiofonici diventano attori e scrittori, le comiche televisive registe, le corteggiatrici di Uomini e donne influencer e attrici. C’è poco da satireggiare.

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SKY E DISNEY, DAL 1 APRILE AL VIA LA PARTNERSHIP IN ITALIA: L’APP DISNEY+ ARRIVA SU SKY Q E SUI DISPOSITIVI NOW

Sky Q è sempre di più il punto di riferimento per chi vuole avere, in un unico posto, i contenuti più amati per tutta la famiglia e un’esperienza di visione semplice e coinvolgente

La partnership pluriennale tra Sky e Disney prende il via anche in Italia. Dal 1 aprile, infatti, l’app Disney+ arriverà su Sky Q e sui dispositivi NOW Smart Stick e NOW Box. Gli abbonati a Sky Q e Disney+ potranno guardare tutti i propri programmi preferiti direttamente da Sky Q e passare, in modo semplice e senza cambiare dispositivo, da una serie Sky Original a un titolo Disney e trovare una selezione dei contenuti di Disney+ direttamente nella Home di Q.

Il grande intrattenimento e lo sport di Sky come UEFA Champions LeagueFormula 1 e Moto GP, i titoli Sky Original più attesi tra cui Speravo de morì prima – La serie su Francesco Totti e Anna (dal 23 aprile) ela diretta della Notte degli Oscar® (il 25 aprile) con la collezione dedicata,si affiancano ai classici Disney più amati, ai titoli d’animazione targati Pixar, tra cui i film Disney e Pixar Soul e Onward – Oltre la magia, i titoli Marvel come Falcon and The Winter Soldier  e Loki (in arrivo dall’11 giugno), tutta la saga di Star Wars e la serie vincitrice dell’Emmy Award The Mandalorian, oltre alle affascinanti storie di National Geographic, come I segreti delle balene (in arrivo dal 22 aprile), le novità dedicate ai più piccoli come la serie Mira, Royal Detective, ma anche i film e le serie di Star: tra cui le ultime novità come il pluripremiato Nomadland (in arrivo dal 30 aprile), gli originals come Love Victor, e i titoli iconici che compongono l’ampio catalogo.

“Disney+ è la casa degli eccezionali contenuti degli amati brand Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star”, ha aggiunto Kathryn Fink, GM Media The Walt Disney Company“Il lancio su Sky Q permetterà ad ancora più persone di poter vivere le storie che amano direttamente dallo schermo delle proprie case.”

L’app Disney+, già disponibile su Sky Q e sui dispositivi NOW nel Regno Unito e in Irlanda, arriverà ad aprile su Sky Q, oltre che in Italia, anche in Germania e in Austria. Gli oltre 2 milioni di abbonati che hanno già scelto l’innovativa esperienza di visione di Sky Q potranno trovare Disney+ direttamente nella sezione App o, ancora più facilmente, pronunciando il comando vocale “Apri Disney+” dal telecomando di Sky Q. Per accedere al servizio sarà poi necessario abbonarsi a Disney+ o, per chi è già abbonato, inserire le proprie credenziali. I titoli Disney+ da non perdere saranno visibili sulla Home di Q accanto ai contenuti Sky, Netflix e Prime Video di Amazon, per un’esperienza di visione davvero unica, che nel corso del 2021 verrà ulteriormente arricchita da nuove integrazioni.

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