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Che cos’è Hollywood, dagli aforismi ai film e una serie su Netflix

west hollywood
Hollywood Boulevard

Breve storia di Hollywood

Hollywood, la mecca del Cinema, è ferma. Dopo oltre 100 anni di storia la fabbrica dei sogni si è arrestata di fronte al Coronavirus. Hollywood in una parola sola è una leggenda, descritta così come vi racconteremo dai suoi protagonisti, dalle loro vite, dai loro aforismi e, naturalmente, dai film. Hollywood è un distretto a Ovest della città di Los Angeles, in California, situato a nord-ovest del centro cittadino. I distretti di Los Angeles non hanno confini ufficiali; in una delle grandi sale di Hollywood vengono consegnati i premi Oscar.

notte degli oscar
Il Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles dove si consegnano gli Oscar

Dal primo Maggio su Netflix approda una delle serie TV più attese del momento, si intitola proprio Hollywood. Il regista è Ryan Murphy, quello di Glee e America Crime Story. La miniserie di sette puntate è ambientata negli anni quaranta e racconta un pezzo di star-system con gli occhi di un gruppo di giovani che ce la vuole fare a tutti i costi.

Che cosa vuol dire Hollywood?

Hollywood insegna valle

Il nome Hollywood che significa letteralmente “bosco di agrifogli” sarebbe stato coniato nel 1886 dall’imprenditore H.J. Whitley, definito il “padre di Hollywood” per le grandi opere che realizzò come l’Hollywood Hotel e la Banca di Hollywood. Il nome venne poi utilizzato la prima volta ufficialmente su di un atto notarile da H.H. Wilcox, quando vi impiantò la sua azienda agricola di 160 ettari nel 1887. Quando Horace e Daeida Wilcox fondarono la comunità di Hollywood, in questo grande ranch speravano di vedervi crescere una numerosa comunità religiosa. Il proibizionismo negli Usa sarebbe arrivato solo cinquant’anni dopo ma i coniugi Wilcox già vietavano la vendita di alcolici e offrivano terra gratis a chiunque costruisse una chiesa. Nessuno avrebbe mai immaginato come si sarebbero evolute le cose…

La celebre scritta Hollywood

Hollywood cosa significa

La scritta Hollywood arrivò solo nel 1923, quando Mark Sennett, Harry Chandler e il Los Angeles Times posero sulla collina le lettere giganti di Hollywoodland (abbreviata nel 1949 in Hollywood) per pubblicizzare un progetto di investimenti in quella zona e favorirne lo sviluppo immobiliare. Costò la cifra record di 21.000 dollari di quei tempi e divenne – suo malgrado – uno dei simboli più riconosciuti della ricchezza dell’industria cinematografica. Negli anni l’insegna è stata più volte restaurata e le attuali lettere non sono più quelle originali. Fu anche teatro di tragici episodi, tra i più famosi  – raccontato anche nella miniserie Hollywood – quello che avvenne il 16 Settembre 1932. Peg  Entwistle, attrice di 24 anni, salì sulla lettera “H” e si gettò nel vuoto.

peg attrice suicida scritta hollywood
Lo Studio System ha distrutto molte vite tra cui quella di Peg

Due giorni dopo, il 18 settembre 1932, una donna camminando sotto l’insegna di Hollywoodland, trovò una scarpa e poi una borsa che appartenevano alla Entwistle. Nella borsetta vi era la lettera dell’attrice suicida così la donna, andando alla polizia, permise il ritrovamento del cadavere, ai piedi del cartello. Le ultime parole scritte da Peg furono queste: Temo di essere una vigliacca. Mi dispiace per tutto. Se avessi fatto questa cosa molto tempo fa, avrei risparmiato un sacco di dolore. Come potete constatare negli aforismi più in basso Hollywood non è proprio il luogo più semplice in cui vivere.

Il primo film di Hollywood

Si narra sia del 1910: In Old California con la regia di D.W. Griffith – il padre del cinema americano è un melodramma biografico su una donna spagnola (Marion Leonard) che ha un figlio illegittimo con un uomo che diventa poi il governatore della California. Fu girato in soli due giorni.

hollywood primo film

Da qui inizia la lunga epopea dei divi del cinema: i primi giganti del grande schermo sono Charlie Chaplin, Douglas Fairbank e Mary Pickford che nel 1919 con Griffith fondarono la United Artist , celeberrima casa di produzione che ebbe vita fino al 1980, quando il flop del kolossal di Michael Cimino I cancelli del cielo la portò al fallimento. L’anno successivo fu acquista dal gruppo Metro-Goldwyn-Mayer, simboleggiata del celebre leone ruggente.

Tra i pionieri del cinema ‘moderno’ uno dei più grandi fu l’italiano Rodolfo Valentino, il primo latin lover di sempre. Nello stesso periodo fanno la loro comparsa ad Hollywood alcuni dei protagonisti del cinema statunitense come Adolphe Zukor, fondatore della Paramount Pictures, William Fox e Samuel Goldwyn, che diedero il nome alle omonime case di produzione. Grazie a loro nascono le grandi major americane, padrone incontrastate del cinema internazionale per tanti decenni.  La fortuna di Hollywood inizia poco prima del primo conflitto mondiale: le troupe di New York, che all’inizio del secolo scorso era il centro del cinema Usa, trovano nel sobborgo di Los Angeles un luogo ideale per girare gli esterni dei film, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e ad un ambiente non lontano dal mare, dalla montagna e dal deserto. La vicinanza con la frontiera messicana e la lontananza dalla Grande Mela ha rappresentato un vantaggio enorme per i nuovi registi indipendenti che, ostacolati nei loro progetti dalla cosiddetta ‘guerra dei brevetti’ e dalla violenta lotta ingaggiata dalla Motion Pictures Patent Company che nel 1909 raggruppava le sette maggiori case cinematografiche americane, trovano ad Hollywood la location ideale per lanciare la nuova industria della celluloide.

Il primo scandalo: la storia di Fatty Arbuckle

Roscoe Arbuckle, soprannominato Fatty per il suo aspetto fisico imponente da 130 chili di peso, nacque nel 1886 e cominciò la sua carriera nel 1909, prima come attore e poi come regista e produttore. In coppia con Buster Keaton (foto 1) ispirò i futuri “Stanlio e Ollio” e divenne uno degli attori più pagati del periodo, secondo come fama e talento solo a Charlie Chaplin, col quale recitò (foto 2).

Per festeggiare il rinnovo del suo contratto triennale con la Paramount per la cifra stratosferica di un milione di dollari all’anno, Roscoe si recò a San Francisco in compagnia di due amici e prese alloggio in tre appartamenti comunicanti al dodicesimo piano del St. Francis Hotel (foto 3), organizzando un party, il 5 settembre 1921. Alla festa, a cui Fatty aveva dichiarato l’ingresso libero, parteciparono una cinquantina di persone tra cui la giovane stellina Virginia Rappe. Durante il party ci fu un ampio consumo di alcol, nonostante il proibizionismo. Verso le tre del pomeriggio quando la festa pareva appena incominciata, Fatty, che gironzolava in pigiama e accappatoio, prese Virginia, già piuttosto ubriaca, e la portò nella camera da letto dell’appartamento 1221. Secondo le testimonianze la festa si interruppe bruscamente quando dalla camera da letto vennero delle grida laceranti. Arbuckle si affacciò con il cappellino di Virginia in testa, dicendo ad alcune ragazze di andare a rivestire la donna e portarla via poichè faceva “troppo chiasso”. Queste trovarono Virginia sul letto, semi nuda, che si contorceva urlando. Il medico dell’hotel, che la visitò, diagnosticò un’intossicazione da miscuglio alcolico e stupefacenti; ma ciò non spiegava i dolori lancinanti al basso ventre. Fu portata all’ospedale di Pine Street e morì il 10 settembre. Ufficialmente la causa di morte non è mai stata accertata. Insospettito da una telefonata dall’ospedale, in cui si chiedevano vaghi ragguagli sull’autopsia, il vice-medico legale di San Francisco Michael Brown, si recò personalmente sul luogo, dove constatò una frenetica attività di copertura: un dottore venne sorpreso mentre si avviava all’inceneritore dell’ospedale con un barattolo contenente i resti degli organi femminili lesionati della ragazza, in cui la vescica era stata lacerata da un atto di violenza imprecisato, che aveva poi condotto al decesso per peritonite. La polizia, avvisata del fatto, avviò subito le indagini, giungendo presto a un’accusa formale per Arbuckle di violenza carnale e omicidio. La stampa fece dell’incidente uno scandalo sulla lussuriosa vita hollywoodiana. Roscoe “Fatty” Arbuckle fu incriminato, nonostante il patologo che esaminò il corpo della vittima non avesse rilevato segni di violenza carnale. Si scrisse di uno stupro contro natura, eseguito con una bottiglia o con una scheggia di ghiaccio, oppure di un tuffo di Fatty sulla donna, che l’avrebbe schiacciata. Lo scandalo, che prima interessò San Francisco, crebbe fino a spargersi a macchia d’olio per tutto il paese. Nel Connecticut un gruppo di donne distrusse uno schermo su cui si proiettava un film di Arbuckle e nel Wyoming alcuni cowboy crivellarono di colpi lo schermo durante una sua comica. In seguito ad episodi del genere tutti i film di Arbuckle vennero ritirati. Lo scalpore per la fama di “stupratore omicida” fu tale che gran parte dell’opinione pubblica arrivò a costituire comitati per chiedere la pena di morte. L’uomo ebbe tre processi. L’ultimo, conclusosi il 12 aprile 1922 grazie alle testimonianze di circa quaranta testimoni e alla mancanza di prove materiali, lo scagionò definitivamente. Tuttavia, le conseguenze dello scandalo stroncarono la carriera dell’attore e lo provarono gravemente dal punto di vista psicologico. La Paramount annullò il suo contratto e mandò al macero tutti i suoi film non ancora distribuiti, perdendo un milione netto di dollariArbuckle trovò conforto nell’amicizia con Buster Keaton, uno dei pochi artisti rimastogli fedele, e l’unico ad infrangere le direttive dello star-system di Hollywood, che vietò ai propri membri di presentarsi a qualsiasi titolo ai processi. Keaton descrisse l’amico come una delle anime più candide mai conosciute, esprimendo la totale certezza della sua innocenza. Gli storici cinematografici descrivono la fine della carriera di Fatty come uno degli eventi più tragici di Hollywood, che spaventò a morte la colonia cinematografica e ne ritardò lo sviluppo di dieci anni. Rifugiatosi nell’alcool, Arbuckle fu sostenuto, anche economicamente, da Buster Keaton che lo coinvolse nella propria attività. Roscoe per potersi presentare nuovamente in pubblico ricorse allo pseudonimo di Will B. Good, che suona come “farò il bravo”).  Finalmente il 28 giugno 1933 gli venne proposto un contratto da protagonista in un lungometraggio in fase di allestimento, per il quale avrebbe potuto tornare a usare il proprio nome. La notte successiva, il 29 giugno, Roscoe Arbuckle morì d’infarto, a 46 anni. Per anni a Hollywood si è parlato di produrre un film sulla sua vita ma non è mai andato in porto:  John Belushi prima, John Candy Chris Farley dopo, furono indicati come possibili interpreti ma tutti e tre morirono prima di riuscire a interpretare Fatty. 

Frasi su Hollywood, citazioni e aforismi

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DiCaprio e Pitt sul set di C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino

Per alcuni protagonisti di Hollywood basta una frase per descriverla:

“Hollywood è un posto dove ti pagano migliaia di dollari per un bacio, e cinquanta centesimi per l’anima.” Marilyn Monroe

“Una Disneyland messa in scena da Dante.” Robin Williams

“Io non ho fretta, ma qui a Hollywood tutti, soprattutto gli agenti e i manager, hanno fretta, molta.” Heath Ledger

“La grande pressione che si vive a Hollywood ha provocato il crollo di tanti bravi attori anche perché in questa categoria ci sono persone strane e gente insicura. I registi riescono a catturare tutte queste insicurezze sullo schermo.” Scarlett Johansson

“Se volete sapere davvero cosa voglia dire recitare non guardate film, ma andate piuttosto a qualche party a Hollywood.” Bette Davis

“In Europa un attore è considerato un artista, mentre ad Hollywood è additato come uno straccione se non si trova sul set di un film.” Anthony Quinn

“Vivere Hollywood a frammenti è un’esperienza positiva credo. Non credo che riuscirei a starci di continuo, è un posto abbastanza bizzarro.” Johnny Depp

“Considero l’andare a Hollywood come l’andare dietro le linee nemiche. Ti fai paracadutare, prepari l’esplosione, e poi scappi via prima che deflagri.” Robert Redford

“Hollywood non è poi tanto male, sono i film che fanno schifo.” Orson Welles

“Sono abbastanza intelligenti da rendersi conto di scrivere spazzatura, ma non lo sono abbastanza per ovviare al problema.” Dalton Trumbo

“Un tempio del sesso, con i suoi dei, i suoi carcerieri e le sue vittime.” Jean Cocteau

“C’è un gruppo di uomini a Hollywood che si fa chiamare Divorziati Anonimi: se uno dei membri della congrega sente il bisogno di separarsi, gli altri gli mandano a casa un contabile per aiutarlo a ragionare meglio.” Sean Connery

“Il solo motivo per cui non me ne vado da Hollywood è che non ho la forza morale di rifiutare i soldi.” Marlon Brando 

Quando vedo la quantità di soldi che viene gettata in quel calderone di nome Hollywood non mi sento affatto in colpa per i soldi che guadagno.” Shirley MacLaine

“Hollywood è sempre stata una gabbia, una gabbia che ci permette di inseguire i nostri sogni.” John Huston 

“A Hollywood puoi venire da qualsiasi posto, non hai bisogno di un diploma. Nessun diploma mi ha fatto avere un ingaggio come attore o uno come regista. A loro non interessa chi sei e da dove vieni: devi riuscire ad avere il primo lavoro, è dura ma allora sei sulla buona strada. Il resto sta a te, qualunque cosa hai da offrire.” Quentin Tarantino

“Hollywood è come l’Egitto, piena di piramidi che cadono a pezzi e che non rivedranno mai tempi migliori. Continuerà a sbriciolarsi finché anche l’ultimo pezzo dell’ultimo studio cinematografico verrà spazzato via dal vento attraverso la sabbia.” David O. Selznick

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Le ville dei divi

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Qui visse Marlon Brando

Ai visitatori Hollywood si presenta come una zona piuttosto squallida, costruita senza una precisa connotazione urbana, formata da bassi edifici e da larghe strade e viali posti ai margini delle due celebri vie, Sunset Boulevard e Wiltshire Boulevard; all’interno raccoglie i grandi teatri di posa (21 nel periodo di massima prosperità) e le abitazioni lussuose degli attori, dei registi e dei produttori, situate in genere alle pendici della vicina collina di Beverly Hills. Sia in questo quartiere della città losangelina che nei centri non molto distanti di Burbank, Glendale, Culver City e Santa Monica sorgono inoltre stabilimenti di sviluppo e stampa dei film, di sincronizzazione ecc. Ecco alcune delle abitazioni da sogno:

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La proprietà di Arnold Schwarzenegger
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La villa di Eddie Murphy
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Il ranch di Will Smith e famiglia
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La casa di Jack Nicholson

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La Walk of Fame

La Hollywood Walk of Fame (traducibile in “passeggiata della celebrità”) è composta da due marciapiedi che corrono lungo l’Hollywood Boulevard e la Vine Street, sulla collina di Hollywood a Los Angeles, in California.

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Sul percorso sono incastonate oltre 2600 stelle con i nomi di celebrità onorate per il loro contributo (diretto o indiretto) allo star system e all’industria dello spettacolo statunitense. La “via delle star” fu creata nel 1958 con l’intento di rappresentare un tributo agli artisti. I premiati ricevono una stella in base alla carriera e ai conseguimenti di una vita nel cinema, nella radio, nella televisione, nella musica e nel teatro, così come per i loro contributi benefici e civici. Ogni stella consiste di una piastrella color carbone, nella quale è incastonata una stella a cinque punte rosa, bordata di bronzo. All’interno della stella è inciso in bronzo il nome della persona con un emblema circolare che indica la categoria per cui è stata ricevuta la stella. Gli emblemi nell’ordine sono i seguenti:

Walk of Fame Category Motion Pictures.jpg Walk of Fame Category Television.jpg Walk of Fame Category Recording.jpg Walk of Fame Category Radio.jpg Walk of Fame Category Theater.jpg

La costruzione originale della Walk of Fame aveva 2.500 stelle in bianco. Stanley Kramer ricevette la prima stella il 9 febbraio 1960. Nei sedici mesi seguenti ne vennero assegnate altre 1.558. Da allora le nuove stelle sono state aggiunte a un ritmo di circa due al mese. Oltre 2.000 delle stelle originali erano state riempite fino al 1994 e altre stelle sono state aggiunte  per estendere la passeggiata.

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Curiosità sulla vita degli attori di Hollywood

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Cher e Tom Cruise
  • Gli attori Wayne Allwine e Russi Tylor che hanno dato voce a Mickey Mouse e Minnie si sono poi sposati nella vita reale.
  • Rock Hudson fu la prima celebrità mondiale a dichiarare pubblicamente di avere contratto il virus dell’HIV, il 25 luglio 1985
  • Tom Cruise e Cher hanno avuto una brevissima e intensa relazione negli anni ’80, lei era più grande di 16 anni.
  • Andy Garcia è nato con un gemello congiunto attaccato alla sua spalla, rimosso subito dopo dai medici perché non in grado di sopravvivere
  • Charlize Theron all’età di 16 anni ha visto sua madre uccidere con un fucile suo padre che per l’ennesima volta ubriaco la stava picchiando.
  • James Earl Jones, il doppiatore di Darth Vader, da bambino era affetto da una grave balbuzie che per otto anni quasi non riusciva a parlare. Lo aiutò un insegnante in prima superiore, notando che grazie al suo mutismo ormai volontario aveva un grande talento nello scrivere poesie.
  • Thora Birch è figlia di due attori porno, entrambi parte del cast di Gola Profonda.
  • Woody Harrelson all’età di 18 anni ha scoperto che suo padre era un killer professionista, responsabile di molti omicidi tra cui quello di un famoso giudice, John H. Wood. L’attore lo scoprì da ragazzo da una notizia alla radio.
  • Michelle Rodriguez e Jordana Brewster non avevano la patente di guida prima di girare il film Fast and Furious.
  • Matthew Broderick in un incidente stradale ha ucciso una madre e suo figlio.
  • Mark Wahlberg nel 1988, a 16 anni, picchiò selvaggiamente un uomo di origine vietnamita rendendolo quasi cieco e fu condannato a 45 giorni di reclusione. Nonostante lo abbia sempre negato pare che ci sarebbero potute essere questioni razziali sulla motivazione dello scatto d’ira.
  • Steve Buscemi, ex pompiere, l’11 settembre 2011 diede aiuto ai suoi ex colleghi subito dopo l’attacco terroristico alle torri gemelle. L’attore non volle essere fotografato e tanto meno intervistato.
  • Harvey Weinstein, produttore premio Oscar, il 6 ottobre 2017 viene accusato di molestie sessuali ai danni di alcune attrici di Hollywood da un’inchiesta del New York Times. Contro di lui si sono poi aggiunte le denunce per abusi sessuali e stupro di circa un centinaio di attrici, tra le quali Asia Argento, Kate Beckinsale, Eva Green, Daryl Hannah, Salma Hayek, Paz de la Huerta, Angelina Jolie, Ashley Judd, Courtney Love, Rose McGowan, Lupita Nyong’o, Gwyneth Paltrow, Annabella Sciorra, Mira Sorvino, Uma Thurman, Cate Blanchett. Riconosciuto colpevole di violenza sessuale e stupro l’11 marzo 2020 viene condannato a 23 anni di carcere.

steve buscemi 11 settembre
In una rara immagine Steve Buscemi è il primo da sinistra

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20 Film su Hollywood

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Viale del tramonto di Billy Wilder
  1. Viale del tramonto

  2. Mulholland Drive

  3. I protagonisti

  4. Barton Fink – E’ successo ad Hollywood

  5. Gli ultimi fuochi

  6. E’ nata una stella (1954)

  7. Cantando sotto la pioggia

  8. Il giorno della locusta

  9. C’era una volta a… Hollywood (2019)

  10. Babylon (2022)

  11. Hollywood Ending

  12. I dimenticati

  13. The artist

  14. Il bruto e la bella

  15. Ave Cesare! (2016)

  16. Maps to the stars (2014)

  17. S.O.B.

  18. La La Land (2016)

  19. Il prezzo di Hollywood

  20. Il grande coltello

  21. The Canyons (2013)

  22. Under the Silver Lake (2018)

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Cartoon negli anni 40 : Chi ha incastrato Roger Rabbit? (1988)

B-Movie negli anni 50 : Ed Wood (1994)

Porno negli anni 70 : Boogie Nights (1997)

Indie negli anni 90 : Si gira a Manhattan (1995)

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Mulholland Drive
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